Carlotta è una bambina in fuga scappata alla guerra che
viaggia per giorni e giorni alla ricerca di un posto in cui poter sopravvivere
alla fame e al freddo.
In ogni incontro che Carlotta fa durante questo suo viaggio,
ognuno dei suoi interlocutori ha sempre la scusa più adatta per non
aiutarla....perchè è diversa, perchè non si adatta, perchè è troppo piccola ecc
ecc...ma Carlotta è solo una bambina che vuole sopravvivere ed alla fine trova
aiuto proprio da colui il quale è libero da preconcetti e vive libero lontano
dall'odio: il Giullare Matto.
Bianca, Ariana e Zoe, le piccole registe di questa
animazione, hanno saputo raccontare la storia di una bambina come loro e
l'hanno fatto con amore e attenzione ai dettagli dai personaggi alle
scenografie, stando attente a tutti i movimenti. E' stato importante affrontare qui ad Amburgo questa
tematica così sentita nella città in questo momento così delicato anche per la
Germania considerata la meta più ambita da chi fugge dalla guerra.
L'animazione è stata realizzata in tecnica mista, plastilina
e decoupage di carta che hanno reso più colorato il mondo in bianco e nero
della piccola protagonista.
Il racconto è tratto da "Karlinchen ein Kind auf
der Flucht" dell'autrice Annegert Fuchshuber, un racconto del 1995
sempre molto attuale.
"Far raccontare la tragedia della fuga di un bambino da
dei bambini per altri bambini è un lavoro che in termini umani non ha
prezzo", dice Eleonora Lambo che ha condotto il laboratorio Italo-Tedesco
presso la Katholische
Familienbildungsstätte Hamburg e.V. di Amburgo.
Ringaziamo le tre piccole animatrici e i genitori per il
supporto.
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